Perché Composharing

1. Rifiuti verdi: un problema aperto

Il “verde” derivante dalla cura di giardini e orti pubblici o privati è una delle frazioni più rilevanti dei rifiuti urbani: a livello nazionale si stima una quota media di circa il 9% (Rapporto IEFE, 2010), pari a 44 kg pro-capite, con variazioni molto ampie da un territorio all’altro. Ad esempio in Emilia-Romagna la frazione verde costituisce il 18% dei rifiuti urbani, con una produzione annua pro-capite di 120 kg (Dati ARPAE 2015). Se invece consideriamo l’intera frazione organica dei rifiuti solidi urbani, che oltre al verde comprende la frazione umida, si raggiunge complessivamente nella stessa regione una quota pari al 40% in peso del totale dei rifiuti urbani.

 

Una parte dei rifiuti verdi è ancora destinata allo smaltimento in discarica o presso gli inceneritori, mentre una porzione crescente viene intercettata dalla raccolta differenziata, per essere destinata principalmente ad impianti di compostaggio, ma anche a valorizzazione energetica. Tra le varie frazioni raccolte in modo differenziato, quella organica ha fatto registrare nell’ultimo decennio l’incremento più evidente, sia in termini assoluti che relativi.    Tuttavia la gestione della frazione verde comporta vari problemi, fin dalla fase di raccolta. Il sistema dei cassonetti stradali rende in alcuni casi difficoltoso il conferimento (i cassonetti sono alti e non sempre vicini alle abitazioni), le ramaglie non pressate o adeguatamente tagliate riempiono con facilità i contenitori, determinando una bassa resa in termini di rapporto peso-volume, il conferimento a volte è fatto in modo improprio, con l’introduzione di sacchi di plastica, vasi, materiale non compostabile e tipologie di rifiuto non idonee. La raccolta domiciliare del verde non è sempre gradita all’utenza e risente molto della stagionalità.

 

2. Il peso della frazione organica

La scelta di raccogliere il verde come rifiuto, avviandolo ad un percorso di recupero o di smaltimento, determina una serie di impatti ambientali, dovuti ai mezzi e agli impianti necessari per la raccolta, il trasporto e il recupero, che nel migliore dei casi implica il consumo di energia presso impianti industriali di compostaggio. Ovviamente gli impatti sono ancora superiori per la quota di rifiuti verdi raccolti con l’indifferenziato ed avviati a smaltimento in discarica o ad incenerimento.

 

La gestione del rifiuto verde incide inoltre in modo significativo sui costi complessivi dei rifiuti urbani. Ad esempio, nel caso dell’Emilia-Romagna, dove la raccolta differenziata ed il trattamento del rifiuto verde costano 9,9 eurocent al kg (fonte: ISPRA), si può stimare un importo per famiglia pari a circa 30 € all’anno. Nel caso il rifiuto verde sia raccolto in modo indifferenziato e destinato a smaltimento o sia raccolto in modo differenziato insieme alla frazione organica umida, i costi sono ancora maggiori.

3. Il compostaggio domestico: una soluzione con nuove prospettive

La pratica del compostaggio domestico consente di trasformare in terriccio tutti gli scarti prodotti dall’attività di giardinaggio, insieme ai rifiuti umidi della cucina (avanzi di cibo, scarti di verdure, fondi di caffè, ecc.). Si evita così di produrre rifiuti, che sarebbero da raccogliere, trasportare e trattare a spese del servizio pubblico. Il compostaggio domestico è in aumento, ma resta ancora residuale nel trattamento della frazione verde dei rifiuti urbani.

 

Di recente l’emanazione di nuove norme ha contribuito a creare un contesto favorevole all’aumento del compostaggio. In particolare vanno ricordati il Decreto del Ministero dell’Ambiente 26 maggio 2016 recante “Linee guida per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani” e il Decreto del Ministero dell’Ambiente 29 dicembre 2016, n. 266, i quali stabiliscono:

  • la possibilità di contabilizzare il compostaggio domestico nella percentuale di raccolta differenziata, per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla legge;
  • la riduzione della tariffa dovuta per la gestione dei rifiuti urbani agli utenti che praticano il compostaggio “aerobico individuale” per i propri rifiuti organici da cucina, sfalci e potature da giardino;
  • l’incentivazione delle pratiche di compostaggio di rifiuti organici effettuate sul luogo stesso di produzione, come l’autocompostaggio e il compostaggio di comunità.

Per cogliere in modo efficace le opportunità date dalla normativa occorre superare i fattori che ancora ostacolano un’ulteriore diffusione del compostaggio. Sulla base di indagini effettuate dal team Composharing su varie centinaia di utenti che praticano il compostaggio, i principali ostacoli sono:

  • la disponibilità dei cassonetti verdi stradali o di sistemi di raccolta domiciliare;
  • una scarsa informazione e coinvolgimento degli utenti;
  • uno scarso controllo delle utenze che beneficiano dello sconto sulla tassa/tariffa e la mancanza di attrezzature idonee (biotrituratore, vagliatore, rivoltatore, ecc.), troppo costose per il singolo utente.

4. Il servizio Composharing

Composharing è un servizio che si adatta alle diverse esigenze dei Comuni interessati, con l’obiettivo di incentivare il compostaggio domestico e consentire di destinare a questa forma di trattamento il 100% dei rifiuti verdi prodotti dagli utenti. Nell’ottica della sharing economy, il servizio consente agli utenti di disporre gratuitamente di:

  • utilizzo di trituratori elettrici e a scoppio di varie taglie, per sminuzzare i rifiuti legnosi, come potature delle siepi e piccoli rami;
  • utilizzo di vagliatori meccanici, per separare il compost maturo da quello fresco ed ottenere quindi un terriccio di qualità;
  • fornitura di attivatori, integratori ed ammendanti, per ottenere compost migliore in tempi più rapidi;
  • consulenza gratuita per risolvere eventuali problemi;
  • analisi di qualità del compost prodotto.

Le attrezzature per il compostaggio possono essere ritirate presso una sede individuata dal Comune o consegnate a domicilio, con o senza l’ausilio di un operatore.   Il servizio Composharing comprende anche la consulenza diretta a chi pratica il compostaggio, l’organizzazione di corsi, un supporto al Comune per aspetti amministrativi come ad esempio l’aggiornamento del regolamento comunale sui rifiuti, la creazione di una “comunità di compostatori”, per lo scambio di esperienze ed informazioni, attività di divulgazione o di educazione, consulenze sul compostaggio di comunità e per una migliore gestione della raccolta. Sono a carico del servizio vari aspetti organizzativi, fra cui la gestione degli appuntamenti per consegne e ritiri, la manutenzione delle attrezzature e le coperture assicurative.

5. I vantaggi di un servizio condiviso

Rispetto agli scenari attuali, sia di conferimento della frazione organica in modo indifferenziato, sia di raccolta differenziata della frazione umida e di quella verde, l’introduzione del servizio Composharing implica i seguenti benefici:

  • incremento dei quantitativi di frazione organica (umido e verde) avviati a compostaggio domestico, riduzione complessiva dei quantitativi di rifiuti organici da smaltire;
  • riduzione del numero di vuotature dei cassonetti verdi e dei contenitori per l’umido, nonché eventuale riduzione del numero dei cassonetti verdi;
  • miglioramento dei processi di compostaggio domestico, attraverso la consulenza, il controllo ed il monitoraggio presso le utenze; riduzione dei costi di gestione dei rifiuti, per effetto della riduzione (se non addirittura eliminazione) dei rifiuti verdi e della riduzione dei rifiuti umidi;
  • benefici ambientali, derivanti dalla riduzione degli impatti del trattamento della frazione organica dei rifiuti; raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata, attraverso il computo dei quantitativi trattati con il compostaggio domestico.

6. Come attivare il servizio Composharing

Il team Composharing fornisce assistenza agli enti e alle comunità locali che intendono avviare il servizio, sui seguenti aspetti:

  • l’informazione agli utenti e la promozione del servizio (sito internet, organizzazione di eventi ed incontri pubblici),
  • la prenotazione del servizio di noleggio gratuito delle attrezzature e di consulenza gli utenti, la polizza assicurativa, quando richiesta;
  • la formazione agli utenti per la conduzione del compostaggio e l’uso delle attrezzature, la formazione degli operatori,
  • il manuale del servizio;
  • una bozza di regolamento comunale del compostaggio;
  • il monitoraggio del servizio.

 

Contattate lo staff Composharing, per ricevere un’offerta adattata alle caratteristiche di una specifica situazione territoriale.

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